Conoscere, vivere e giocare in una città serena e creativa
Comune di Crotone (KR)
Descrizione:
Riqualificare lo spazio pubblico con micro-interventi progettuali concepiti come uno schema urbano che permetta la riconnessione di quelle parti di città fino ad oggi separate, una nuova struttura urbana, su cui concentrare diverse attività e attraverso la quale promuovere una vita “serena” in una città “sana”. Spazi urbani, spesso considerati privi di qualità specifiche, possono essere così ripensati per promuovere l’attività fisica, le relazioni pubbliche, l’arte, la cultura e il gioco, nonché un’edilizia sostenibile, una riqualificazione dell’edilizia e degli spazi esistenti mediante una nuova tecnologia smart; potenzialità e simbolo della città di tutti e per tutti, gradevole ed accogliente in ogni sua part, nel centro come in periferia. Quelle zone di città rimaste inutilizzate possono dunque essere viste come delle nuove aree strategiche. Uno degli obiettivi della progettazione di questo tipo di spazi è la creazione di una rete di luoghi e percorsi attraverso i quali i bambini possano costruirsi un loro territorio nel quale spostarsi in libertà, dove osservare la vita quotidiana e di cui potersi appropriare anche tramite l’apprendimento, l’imitazione e il gioco. La programmazione e la progettazione della rete degli spazi “minori” diventa una delle componenti della gestione urbana e non può ridursi soltanto alla sistemazione di qualche “vuoto”, ma deve risolversi nella costruzione di un sistema rispetto al quale tutti gli spazi esterni sono potenzialmente “utili”. L’obiettivo è quello di creare nuove parti di città adatte a definire una connessione tra le sue porzioni distinte, salvaguardando al tempo stesso lo spazio aperto e fornendo servizi di natura diversa, quali ad esempio aree verdi condivise, da destinare anche ad orti comunitari, aperte a tutti e utilizzabili pure dai bambini e portatori di handicap; spazi con attività ludiche; luoghi di ritrovo e socializzazione come i Pocket Park; allestimenti artistici temporanei, periodici a scadenza regolare che possono attrarre visitatori e turisti; incremento e manutenzione del verde pubblico, strade con filari alberatura, marciapiedi ripensati con pavimentazioni permeabili, raccolta delle acque meteoriche tramite Rain Gardens. Piano urbano e progetto sembrano dunque dover necessariamente essere tra loro integrati per poter dare una risposta soddisfacente alla qualità della vita di adulti e bambini, e si muovono con il proposito di individuare le linee guida di progettazione e di relazione di aree tematiche all’interno del tessuto urbano. Luoghi trascurati, degradati, dalla morfologia incerta, spazi piccoli apparentemente di valore secondario che da “problema” si trasformano in potenzialità reali e risorse collettive in un’ottica di solidarietà sociale e sostenibilità. Gli interventi possono riguardare il potenziamento delle infrastrutture di smaltimento e raccolta (fognature, bacini, sistemi di pompaggio); la gestione locale delle acque, invece di indirizzarle in fognatura (aumentare la capacità di drenaggio del suolo ovunque possibile attraverso interventi di riqualificazione urbana), anche per attenuare il danno alluvionale facendo in modo che l’innalzamento delle acque si verifichi solo dove produce il minimo danno (convogliare le acque verso aree preposte ad essere allagate). Attenzioni progettuali che se pensate in maniera capillare possono proporsi come opportunità per individuare una strategia d’intervento, conseguente ad una mappatura che ne evidenzi localizzazioni e caratteristiche. Un “rammendo urbano” tra centro e periferia, che si realizza attraverso percorsi studiati perché possano essere anche a misura di bambino. E’ il senso di una rigenerazione urbana rivolta al miglioramento dello spazio pubblico da attuarsi in tempi brevi e con spese contenute, riscattando situazioni che spesso vengono ignorate da qualsiasi progetto.