Game Over Gap

Comune di Cerva (CZ)

Descrizione:

Il Gioco d’Azzardo Patologico è considerato l’espressione di un disagio psichico profondo che ha bisogno di essere ascoltato e decodificato.
In Italia ci sono 17 milioni di persone tra i 15 e 64 anni che hanno giocato almeno una volta nell’ultimo anno (Ricerca CNR su dati IPSAD Italia), di questi 2 milioni sono a rischio minimo ma circa un milione sono giocatori d’azzardo ad alto rischio o patologici (750.000 mila ad alto rischio e 250.000 i patologici).
Ad esaminare in dettaglio i dati forniti dai Monopoli si rileva che si giocano 31.559.578,55 milioni di euro attraverso le Slot machine, Skill games (giochi di abilità via internet) 22.749.498,61 milioni di euro, scommesse sportive per 10.623.460,09 milioni di euro VLT (video lottery) per 13.881.141,50 (sempre in milioni di euro).
Sono 535 i milioni di euro persi al gioco d’azzardo nella nostra regione. I dati 2018 sul gioco d’azzardo diffusi dall’Agenzia Nazionale dei Monopoli di Stato continuano a segnare un trend in continua, preoccupante, espansione per gli effetti che esso produce a livello sociale ed economico.
Dai 24.8 miliardi di Euro giocati nel 2004 siamo passati ai 101.74 miliardi del 2018 e di questo si sono persi, in guadagni, da parte dello Stato e delle multinazionali del gioco, ben 19.7 miliardi di euro. La situazione calabrese riflette il dato nazionale e, secondo i dati forniti dall’Azienda Autonoma Monopoli di Stato, risultano persi nell’intera regione Calabria 535.205.803 di euro nell’ultimo anno, pari a circa il 20% delle giocate.
Così, nella provincia di Crotone sono stati giocati 209.177.409, per 172.671.919 di vincite, con un perso netto di 36.505.919. A Vibo Valentia sono stati giocati 254.705.409, per 208.791.771 vincite, e 45.913.373 di euro persi.
Sono stati 553.301.214 euro i soldi spesi a Catanzaro, per 452.386.883 euro vinti e 100.914.331 persi. Mentre a Reggio Calabria i cittadini hanno mandato in fumo 168.320.006 euro, vinto 723.922.210 euro giocandone 892.242.217. Nel cosentino, invece, sono stati giovati 1.033.711.064 euro, ne sono stati vinti 850.158.889, e persi 183.552.174.
I risultati che emergono dallo studio dei dati relativi al gioco d’azzardo patologico fa emergere due elementi nuovi e allo stesso tempo preoccupanti relativi alle categorie a rischio di dipendenza, gli anziani e di giovani.
Il gioco d’azzardo colpisce sempre più profondamente gli anziani, in quanto appartenenti a una delle fasce sociali più deboli e più tendenti a essere coinvolte in dinamiche di esclusione e isolamento sociale, con ricadute pesanti sul tessuto sociale del territorio e della comunità, sulla sua economia e sulle famiglie coinvolte.
Nell’ultimo decennio, accanto allo sviluppo delle nuove tecnologie, c’è il rischio nei soggetti con maggiori vulnerabilità quali giovani e giovanissimi di sviluppare una forma di dipendenza molto simile alla dipendenza da sostanze a causa di un’estensione di quello che prima era semplicemente il Gioco d’Azzardo: il Gambling on-line.
“GAME OVER” è un progetto di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo promosso da ARCI e da diversi enti pubblici e privati del territorio. Il progetto prevede diverse azioni sul territorio con “effetto moltiplicatore” per raggiungere e sensibilizzare la cittadinanza, e attività di formazione mirate a ridurre i fattori di rischio del Gioco d’Azzardo Patologico ed in generale del Gambling.
Il progetto prevede:
• La creazione di una piattaforma di coordinamento delle attività tra i vari attori del progetto ed aperta a tutti gli enti che vorranno sposare il progetto. Tale piattaforma avrà altresì funzione di informazione, divulgazione di programmi, contenuti e risultati nonché un’area riservato alla social network tra i vari utenti (esperti del settore, professionisti e cittadini), al fine di costruire una vera e propria comunità in base alla tematica del Gambling.
• L’implementazione e sperimentazione, tramite l’utilizzo delle nuove tecniche in ambito ICT, di un serious game che permetta agli anziani (ed i soggetti a rischio in genere e alle loro famiglie), sempre più coinvolte direttamente nei problemi legati all’azzardo, di acquisire consapevolezza nelle dinamiche sottostanti al gambling per riconoscere e prevenire l’insorgenza di comportamenti a rischio.
• L’utilizzo delle ultime tecnologie riguardanti la realtà virtuale con l’obiettivo di far conoscere ai ragazzi i fattori di rischio che portano allo sviluppo delle dipendenze, sia che si tratti di dipendenze da gioco d’azzardo che delle cosiddette “new addictions” (nuove dipendenze) da smartphone, social o internet in genere.