Monitoraggio del rischio idrogeologico del Comune di Campana

Comune di Campana (CS)

Descrizione:

Come accaduto negli ultimi anni in Calabria ed in particolar modo nel Comune di Campana, il dissesto idrogeologico è causa di rischi per la popolazione e dell’impoverimento delle risorse. Le conseguenze sono disastrose in termini di maggiore esposizione al rischio di dissesto idrogeologico, dequalificazione urbana e, in molti casi, deturpazione delle bellezze naturali. Si ha la necessità di tutelare e valorizzare il grande patrimonio di risorse disponibili. Territorio esposto a prevedibili ed elevatissimi rischi geologici come: frane e terremoti, ma anche ricchissimo di preziose risorse naturali, come sorgenti, grotte e monumenti naturali. Non bisogna assolutamente sottovalutare ed ignorare sia la progressiva estensione dei processi di degrado idrogeologico sia l’inadeguatezza di gran parte del patrimonio edilizio pubblico, privato e storico a resistere alle previste sollecitazioni sismiche. Nell’appena trascorsa stagione invernale, i danni provocati dalle abbondanti piogge sono stati molto consistenti, soprattutto lungo le strade interpoderali, molto trafficate, il cui dissesto ha provocato anche ingenti danni economici alla comunità per tutti i coltivatori che non possono dedicarsi alle proprie colture, in quanto impossibilitati a recarsi. Purtroppo il maltempo, ha recentemente provocato un danno anche al patrimonio storico-culturale di Campana, a causa di una frana verificatasi a valle del centro storico che ha completamente interrotto un tratto di un antichissimo selciato che dalla millenaria “Porta dell’Eternità” conduceva nella valle del fiume Nicà.
Per evitare ulteriori danni di dissesto provocati da eventi naturali, i quali minacciano anche l’incolumità di vite umane e ingenti dammi economici ai campanesi, nonché al patrimonio storico-culturale, si deve intervenire sull’attività di prevenzione per la mitigazione del rischio mediante un efficiente sistema di monitoraggio.
In particolare, sarebbe molto utile la realizzazione di una fitta rete di sensori GPS in punti definiti come “critici”, per la misurazione con dettaglio centimetrico di ogni minimo spostamento del terreno nelle direzioni X, Y, Z. Ovviamente i sensori dovranno essere “in rete” ed in grado di trasmettere in tempo reale tutti gli spostamenti che superano una soglia limite fissata come “soglia di allerta”.
Chiaramente i sensori dovranno trasmettere ad una stazione di registrazione, comunicante a sua volta con un sistema di allertamento per l’attivazione di tutte le misure di emergenza.
Riguardo il sistema di comunicazione sensori-stazione di registrazione, tra tutte le tecnologie oggi disponibili, quella più opportuna è senz’altro rappresentata da quella ad onde radio, in quanto, essendo a bassa frequenza, il segnale può “propagarsi” anche per lunghe distanze, tenendo in costante contatto la stazione di registrazione e il sensore. Qualora le distanze da coprire siano troppo elevate, si potrebbe utilizzare dei ponti radio in modo tale da mantenere una elevata qualità del segnale.
È preferibile utilizzare onde radio piuttosto che connessioni internet, in considerazione del fatto che i fenomeni di dissesto si innescano con le avverse condizioni atmosferiche che potrebbero causare perdite di connessioni internet, fenomeno che invece non si verifica con le onde radio che non hanno bisogno di un punto di alimentazione elettrica.