Rilevazione e analisi fabbisogno epidemiologico
Comune di Cosenza (CS)
Descrizione:
Gli indicatori estimativi propedeutici alla valutazione – prioritariamente statistica e, successivamente, dinamica – dell’assistenza, riferiti agli obiettivi salutari perseguiti dal Sistema Sanitario Nazionale, presiedono all’attuazione del sistema della Salute. Conseguentemente, i Livelli Essenziali di Assistenza, omnicomprensivi di quelli al lordo oggi dei LIVEAS, devono essere offerti alla popolazione in condizioni di appropriatezza e, dunque, ad un alto livello qualitativo e di efficienza, rispettivamente di percezione/proposizione e di risultato. Ciò allo scopo di assicurare un’erogazione uniforme sul territorio, così come preteso dalla Costituzione (art. 117, co.2, lett.m). A tal fine, l’intervento assistenziale salutare deve essere:
• il più possibile fondato e improntato sulla corretta e tempestiva rilevazione del fabbisogno epidemiologico;
• successivamente monitorato, basandosi sugli indici capaci di misurare il risultato ottenuto in progress;
• via via corretto degli step inefficienti e del “prodotto” realizzato erroneamente, ovvero di quello divenuto nel frattempo obsoleto.
A tal proposito, deve assumere rilievo l’indagine epidemiologica finalizzata a determinare il fabbisogno specifico, il più possibile specializzato per i singoli territori che comprendono il tessuto geo-demografico regionale.
Al riguardo, assumono rilevanza dirimente le condizioni esistenziali delle singole persone e di gruppo, le deprivazioni socio-economiche, lo stato occupazionale, l’esercizio dei diversi lavori, l’influenza dell’educazione familiare e scolastica, le incidenze, infine, delle soluzioni negate, delle inadeguatezze del Sistema della salute nonché le violenze esercitate sulla società dalla co-presenza mafiosa e dagli interessi non propriamente legittimi. Assumono altresì importanza:
• la rilevazione delle abitudini di vita e delle consuetudini alimentai, messe anche in relazione con i fattori di rischio genetico riferibili alle diverse etnie residenti sul territorio calabrese (arbëreshë, occitani, grecanici, rom) e ai segmenti della collettività, consolidate testimonianze esistenti da secoli sul territorio quali portatori anche di particolari patologie di gruppo etnico-geografico, per esempio: forte rilevanza della talassemia e intossicazioni da sostanze nocive (soprattutto metalli) nel crotonese nonché del proliferare della brucellosi nelle particolari aree montane ove sono presenti allevamenti bovini, ovini e caprini;
• la ricognizione finalizzata a una previsione in progress delle patologie alimentari: (1) di quelle che sono in pericolosa crescita nelle condizioni ordinarie di vita (celiachia e intolleranze alimentari in primis); (2) di quelle nutrizionali vere e proprie che arrivano a mettere in crisi non solo la qualità della vita, ma la stessa sopravvivenza, prioritariamente dei giovani (anoressia e bulemia).
Al fine di un corretto perseguimento dell’odierno “bersaglio”, si sottolinea il fabbisogno rappresentato che, per il suo migliore soddisfacimento, dovrà essere rilevato con corrette tecniche ricognitive da operatori specializzati, all’uopo formati.