Sistemi di controllo e gestione rete idrica comunale

Comune di Zumpano (CS)

Descrizione:

Lo stato della rete idrica comunale e la sua gestione si configura come un elevato onere per l’ente a causa di una generale carenza di informazioni sullo stato delle stesse.
Le espansioni urbanistiche che negli ultimi decenni si sono registrate hanno infatti portato a sovraccarichi delle reti esistenti, delle quali, soprattutto nei tratti più vecchi, non si dispone di mappature od elaborati di progetto che consentano di pianificare accuratamente gli interventi manutentivi ordinari o di minimizzare i costi ed i tempi di azione legati invece agli interventi straordinari. In caso di interventi di ampliamento delle linee, od in caso di riparazioni, le perdite di carico incrementano nelle condotte comportando riduzioni dei rendimenti degli impianti di pompaggio e quindi difficoltà ad accoppiare i sistemi di pompaggio stessi alla rete, per un corretto funzionamento. Attualmente infatti l’Ente non dispone di caratteristiche di portata e pressioni delle reti e di mappature complete, tutti dati necessari al fine di garantire corretti dimensionamenti degli impianti di sollevamento e corretta definizione delle curve caratteristiche d’impianto.
Ulteriore problematica è legata alla recente riduzione di disponibilità della risorsa idrica, in particolare nel periodo estivo, che comporta la necessità di doverne obbligatoriamente contemplare delle ottimizzazioni, mediante manovre sulla rete stessa, al fine di garantire quanto più possibile un servizio quanto più efficiente e continuativo. Si necessita pertanto di un sistema che consenta di effettuare mappature delle reti e loro caratteristiche, ed al contempo consenta di ridurre i costi delle opere complementari. A riguardo, si sottolinea che sul mercato sono di fatto presenti una serie di tecnologie, invasive e non invasive, che tuttavia non soddisfano appieno quello che è il fabbisogno dell’amministrazione.
Le tecnologie “invasive”, di fatto, richiedono la mdifica della rete stessa (modifica di condotte, tagli e saldature anche di condotte già ad elevato stato di ossidazione, ecc.) o delle camere di manovra, comportando elevati costi e tempi di installazione, essendo la loro installazione legata ad una serie obbligata di modifiche sulla rete stessa ed opere edili complementari ad esee annesse.
Esistono anche tecnologie “meno invasive”, che tuttavia sono di idonea applicazione solo su condotte e reti in buono stato di conservazione, senza rumori di fondo. Tali tecnologie hanno controsuperfici di installazione ampie e quindi spesso non idonee per l’installazione negli esigui spazi di cui si dispone sulle reti attualmente in uso.
Un problema generale, indipendentemente dall’invasività della tecnologia, risulta in ogni caso essere la necessità di alimentazione elettrica dei sistemi nei punti in cui non sono presenti allacci elettrici e che quindi comporterebbe l’attivazione di nuove forniture, con tutti i costi ad essi associati. Sarebbe pertanto auspicabile disporre di sistemi autoalimentati o comunque a basso consumo energetico, per raccolta e trasmissione dati ad una centrale operativa, che consentano di abbattere i costi sostenuti dall’amministrazione.
Tutti i dati raccolti e costantemente aggiornati, dovranno quindi consentire di caratterizzare la rete, in modo da rendere meno difficoltoso l’ampliamento e/o la manutenzione della rete stessa.
Sarà inoltre necessario introdurre sistemi di monitoraggio e controllo dei pozzi di adduzione che dovranno essere coordinati con le informazioni aggiornate provenienti dalla rete idrica.
È inoltre importante che ci sia una integrazione con i sistemi di controllo della qualità dell’acqua.
I dati così raccolti potrebbero essere utilizzati per lo sviluppo di sistemi innovativi per la gestione integrata delle risorse ed implementati in maniera più ampia in sistemi per le smart cities.