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#casehistories > storie e testimonianze d'impresa: DOLCIARIA MONARDO

Nella tradizione calabrese, per il giorno del fidanzamento, il promesso sposo donava alla sua donna la “parata”, composta da cinque mostaccioli: il cavallo marino, la bambola, il pesce, il paniere ed il cuore.

 

La Dolciaria Monardo, azienda giunta alla quarta generazione, nasce dalla tradizione del mostacciolo, il dolce tipico delle feste dei paesi calabresi, tanto prezioso da servire addirittura come merce di scambio.

L’azienda ha sempre registrato un andamento in crescita e negli anni ’90 ha inteso diversificare la propria produzione, introducendo la linea di lavorazione del cioccolato, anche per ampliare la quota di esportazione che oggi rappresenta il 20% del fatturato aziendale.

 

In paesi quali Australia, Canada e Usa, dove sono presenti folte comunità di calabresi, i mostaccioli della Dolciaria Monardo hanno rappresentato un nostalgico ma efficace pass d’ingresso a quei mercati.

 

Le nuove linee di prodotto, dalla pralineria ai torroni, dalle tavolette di cioccolato alla biscotteria, hanno invece consentito di penetrare i mercati esteri, tra cui quello arabo ed israeliano.

 

Il 2011 ha rappresentato un momento di crisi di liquidità per la Dolciaria Monardo, che ha subito i contraccolpi del difficile periodo attraversato dalla GDO, suo più importante canale di distribuzione.

Le difficoltà maggiori sono state legate all’aumento dei tassi d’interesse ed ai nuovi criteri di rating bancario.

 

L’accesso al Fondo RIE ha consentito un prezioso innesto di liquidità che si è rivelato fondamentale per ristabilire un equilibrio nel rapporto con le banche, per riportare l’azienda ad un rating pari alla metà, ed ottenere così dagli istituti di credito migliori condizioni in termini di tassi d’interesse.

 

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